Conosci il Long Covid e gli effetti che può avere sul cervello? Si dice che si perdano dei punti QI: ecco lo studio.
Sappiamo molto bene quanto sia stato pericoloso il Covid-19. La malattia che ha scatenato un putiferio dal 2022 fino al 2023 inoltrato ha lasciato un segno indelebile sul pianeta. E non soltanto dal punto di vista degli infetti e dei decessi, ma anche di alcuni effetti che si vedono tutt’ora. Uno di questi potrebbe essere il Long Covid. Parliamo di una condizione che ha colpito milioni di persone.
Ma che cosa è il Long Covid? Parliamo di un effetto che è al centro di numerose analisi scientifiche. Si dice che abbia degli effetti negativi sulle funzioni cognitive delle persone colpite. Prende anche il nome di nebbia cognitiva, ed è un sintomo post-Covid che ha colpito tantissime persone. Si manifesta con difficoltà di concentrazione, confusione mentale e deficit di attenzione. A confermare la sua esistenza sono stati alcuni studi, proprio come quello Neuro-Covid Italy per esempio.
Una ricerca che è stata portata avanti dall’Università di Barcellona ha suggerito anche altri elementi spaventosi. Il virus è in grado di causare una neuroinfiammazione, degenerazione assonale e gliosi nelle strutture del sistema nervoso centrale. Questi danni aumentano i disturbi cognitivi che le persone potrebbero sperimentare con il Long Covid. Anche il team di ricercatori dell’Imperial College di Londra ha condotto uno studio per poter studiare il fenomeno.
Analizzando i dati di quasi 113.000 adulti, è stato scoperto qualcosa di incredibile. In media i pazienti che hanno avuto i sintomi post-Covid persistenti, presentano una riduzione media di 6 punti QI rispetto a chi non lo ha mai preso. Coloro che sono guariti dal Covid, invece, mostrano una leggera riduzione delle capacità cognitive. L’aspetto più rilevante è sicuramente quello della quantità, cioè che riguarda più persone in contemporanea.
Si sospetta che il deterioramento cognitivo sia a lungo termine e non avvenga subito. Per fortuna gli studi hanno evidenziato persino qualcosa di positivo. Cioè che è molto più probabile che il recupero dai sintomi del Long Covid porti a migliorare le proprie funzioni cognitive. Alla luce di questa informazione gli esperti stanno lavorando sodo per dare vita a nuove terapie. Avranno lo scopo di aiutare queste persone a stare meglio.
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