L’ortoressia è un fenomeno in continuo aumento. Scopri come riconoscerlo per tempo e quali sono i sintomi più importanti.
Nel continuo e più che giusto tentativo di mangiare bene per vivere meglio, sempre più persone sembrano ammalarsi di ortoressia. Un disturbo ossessivo che porta il desiderio di agire per il proprio benessere a una forma negativa e in grado di dare risultati del tutto diversi.
Scopriamo, quindi, di che problema stiamo parlando, di come riconoscerlo e di quali sono le azioni da compiere per uscirne.
Ortoressia: cos’è, come riconoscerla e come uscirne
Iniziamo con un’importante premessa che riguarda l’importanza di mangiare bene. Controllare le etichette, evitare i cibi ultra processati e cercare di limitare zuccheri e sostanze ormai note per essere nocive è infatti il modo più semplice che abbiamo per mantenerci in forma. È importante, però, seguire queste regole senza entrare nell’ossessione che porta a non mangiare quasi più nulla e a vivere con estremo disagio ogni pranzo o cena fuori. Quando dal voler star bene si arriva ad un modo di vivere restrittivo e ricco di paure, si parla infatti di ortoressia.
Una malattia nota come ossessione da cibo sano e che spinge chi ne soffre a cibarsi di pochissimi alimenti, a controllare costantemente giornali e siti che parlano di cibo e a evitare in ogni modo possibile cene e pranzi con amici o colleghi. Tra i sintomi a cui prestare attenzione (visto che spesso quasi non ci si rende conto di soffrirne) ci sono:
- Il conteggio dei bocconi che si mangiano
- L’incapacità anche solo di assaggiare un cibo considerato negativo
- Un’alimentazione povera e priva dei giusti nutrienti
- L’ansia al pensiero di assaggiare qualcosa di nuovo
- Pensiero costante e ossessivo sugli ingredienti che si mangiano
- Senso di superiorità verso chi non ha le stesse ossessioni
Questi sintomi sono solitamente dei campanelli d’allarme che consentono di riconoscere il problema. Un problema che non si può risolvere da soli e per il quale serve sicuramente un aiuto esperto. Vivere in questo modo, infatti, oltre che ad abbassare la qualità della vita, contribuisce a indebolire l’organismo.
E se è vero che mangiare bene e prestare attenzione ai cibi nocivi è più che giusto, è anche vero che ogni tanto uno strappo alla regola non fa male a nessuno (a meno di non avere allergie o malattie autoimmuni che impediscono di scegliere determinati alimenti). Smettere di avere una vita sociale e iniziare a temere il cibo può invece rappresentare un pericolo ancora più serio e dal quale è bene guardarsi sempre con estrema attenzione.