Il reflusso gastroesofageo è un problema ricorrente per molte persone, che proprio non riescono a sconfiggerlo. Ecco gli alimenti da evitare
Vi è mai capitato di svegliarvi la mattina e avere quel senso di bruciore fastidiosissimo che risale per la gola? Bene, nella maggior parte dei casi si tratta di reflusso gastroesofageo.
Molti lo etichettano come un problema banale che si risolve spontaneamente, ma in realtà può celare disturbi un po’ più gravi. Dipende comunque per lo più dallo stile di vita e dalle abitudini che ci riguardano. Per esempio, il consumo di alcolici e il fumo di sigarette sono tra le principali cause, ma non bisogna mettere in secondo piano l’alimentazione.
Si sa che caffè e pomodoro – in generale salse, sughi e condimenti rossi- possono esacerbare il reflusso anche per alcuni giorni e bisogna limitarli se si vuole stare meglio. Non sono, però, gli unici fattori predisponenti da demonizzare a tavola. Partendo dalle basi, i primi nemici sono i cibi ricchi di grassi, a partire dai fritti, dalle carni rosse, dai formaggi e anche dal troppo impiego di olio in cottura, anche se si tratta di extra-vergine di oliva.
Restano per molto tempo nello stomaco, richiedono lunghi tempi per essere digeriti e possono restituirci in poco tempo quel bruciore che tutti vorremmo evitare. Soprattutto, inducono una produzione molto più alta di succhi gastrici.
Tra i principali preparati da evitare ci sono anche gli intingoli e ovviamente il piccante, soprattutto sotto forma di salse. Non fa bene neanche il tè, per lo stesso motivo del caffè, e neppure il cioccolato, che anzi è uno degli alimenti da evitare.
Bisogna limitare al massimo anche le spezie, a partire dal curry e dalla noce moscata, anche se era facilmente intuibile, visto il loro sapore e gli effetti che solitamente danno anche a livello gastrointestinale quando vengono ingurgitati. Tra tutti, però, c’è anche un alimento insospettabile: si tratta della menta.
Tra le scelte che, invece, bisogna prediligere a tavola ci sono i cibi magri e ricchi di proteine, dal pesce alla carne bianca, la verdura fresca (meglio se di stagione e con pochi conservanti), i cereali integrali e la frutta povera di acido citrico. Così si riuscirà a limitare il più possibile il fenomeno, anche se è meglio passare dal proprio medico di base, qualora si dovesse accusare il malessere con troppa ricorrenza.
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